Entopo, cugino di Esopo – Fiaba XXVI – Il canto delle rane

I popoli della palude ammirarono il loro nuovo sovrano prendere possesso del suo territorio. Il precedente re, l’Aquila, aveva dovuto cedere lo scettro per l’età avanzata e per l’ostilità da parte delle nutrie e dei corvi. Erano stati proprio questi a fare sì che venisse eletto come nuovo sovrano l’Airone. L’Airone si posò sulla grande roccia che sovrastava la palude e cominciò il suo discorso di insediamento. “Mio popolo, questa nostra casa soffre di cattiva fama presso le altre genti. E’ vista come una terra grigia e oppressiva, umida e nebbiosa, triste e malinconica. Ringrazio il mio predecessore per la cura dimostrata durante il suo regno, ma tutto questo deve cambiare! Bando alla tristezza: si faccia festa, accogliamo i visitatori dalle montagne e dal mare. Voi alligatori, sorridete! Zanzare, danzate! E pure voi rane, così poco favorevoli alle novità e alla mia persona, non tacete, dite quello che volete dire, allietate le acque con il vostro canto. Sì, gracidate senza timore, rie...