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Heidegger, "Essere e maltempo", Meridiani Montatori 1993

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Quando inizia il temporale e tu sei uscito senza ombrello, le possibilità sono due: o cerchi un riparo in attesa che spiova, oppure la prendi con fenomenologia. Che cos'è, infatti, un ombrello? Un ente intra-mondano difforme dall'Esserci che si dà a quest'ultimo come utilizzabile, cioè come strumento. Ma se l'Esserci è uscito dalla casa dell'Essere senza avere una visione ambientale preveggente, può essere colto di sorpresa dal piovere (o meglio il pio-vere, l'improvvisa rivelazione di una verità che rimanda alla sfera del trascendente, e infatti a volte ci scappa una bestemmia). È nel rivelarsi mancante dello strumento, e dunque nell'Essere-sotto-la-pioggia, che intravediamo la via di accesso all'ontologia: l'ombrello non è semplicemente assente, è presente come qualcosa che si è allontanato e in questo allontanarsi parla ancora di sé, ci dice ciò di cui sentiamo la mancanza. Quando dall'esistenza del temporale riusciamo a comprendere la tempora...

Kant, "Critica della ragion sciatica", Laverza 2019

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Sebbene avesse giurato di essere ormai in pensione nelle pagine conclusive della "Critica dell'ospizio", sul finire del 1803 il filosofo di Königsberg pubblica un'opera che è un trionfo di senilità, diciamo a livello del tardo Woody Allen. L'ultimo Kant, ormai ben lontano dalla verve di "Che cos'è l'illusionismo?" e dalla vis polemica della "Critica del ju-jitsu", comprende faticosamente quel che è ovvio per chiunque abbia provato dolori lombari: che il mal di schiena è profondamente e inconfutabilmente reale, inafferrabile nella sua essenza ma impossibile da ignorare - in altre parole, è il noumeno - e non c'è altra saggezza pratica se non quella riassunta nell'imperativo categorico di trovare una posizione che eviti di provare una sofferenza universale. Il libro si conclude con le parole che sigilleranno la sua tomba: «due cose riempiono l'anima di ammirazione, il cielo stellato sopra di me e l'analgesico dentro di me»...

TZVETAN TODOROV IL GENOCIDIO DEGLI INDIANI-La Conquista dell'America

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Il secolo XVI, che segue il primo viaggio di Cristoforo Colombo, e la regione dei Carabi e del Messico sono lo scenario di avvenimenti fra i più sconvolgenti nella storia degli uomini. In quel secolo, gli europei si imbatterono nell’”altro”. La scoperta dell’America, scrive Todorov, “o meglio degli americani, è l’incontro più straordinario della nostra storia[…] anche se ogni data con la quale si cerchi di separare due epoche è arbitraria, nessuna è più adatta a contrassegnare l’inizio dell’era moderna dell’anno 1492, l’anno in cui Colombo attraversa l’Oceano Atlantico”. Il secolo XVI è anche il secolo in cui si compirà il più grande genocidio della storia dell’umanità: l’eliminazione di intere popolazioni. Todorov, nel passo antologizzato, ripercorre le fasi salienti della distruzione degli indiani alla luce delle relazioni coeve e delle ricerche che successivamente sono state fatte da storici, archeologi, etnologi. Ne emerge un quadro di desolante tragicità e di incredibile barbarie....

o sancte Erasme

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  Sicura è la catastrofe, se ci si mette d'accordo nel senso che determinate Istituzioni incarnino l'Assoluto. E allora, si deve tenere bene a mente che ogni essere umano ha la sua dignità e la sua libertà. Insomma: ci vuole cortese rispetto reciproco, fino a una misurata arrendevolezza. E magari - o sancte Erasme! - anche un pizzico della tua ironia." (Bruno Snell)

Sabato 16 Marzo 2024..La Canzone di oggi..Pienamente quaresimale non nonostante ma in sè e per sè

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La Spagnola Di Spagna sono la bella Regina son dell'amor Tutti mi dicono: "Stella Stella di vivo splendor" Di Spagna sono la bella Regina son dell'amor Tutti mi dicono: "Stella Stella di vivo splendor. Stretti stretti nell'estasi d'amor La spagnola sa amar così Bocca a bocca la notte e il dì Stretti stretti nell'estasi d'amor La spagnola sa amar così Bocca a bocca la notte e il dì Amo con tutto l'ardore A chi è sincero con me Degli anni miei il vigore Io fo ben presto veder Amo con tutto l'ardore A chi è sincero con me Degli anni miei il vigore Io fo ben presto veder Sguardi che mandan saette Movenze di voluttà Le labbra son tumidette Puoi il paradiso toccar Sguardi che mandan saette Movenze di voluttà Le labbra son tumidette Puoi il paradiso toccar Stretti stretti nell'estasi d'amor La spagnola sa amar così Bocca a bocca la notte e il dì Stretti stretti nell'estasi d'amor La spagnola sa amar così Bocca a bocca la notte e i...

ricordando la Rivista "Il Male" n 15 del 1978 ..vignetta sempre attuale ..anzi necessaria

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CRITICA IMPURA, UN MANIFESTO.-Ma che cos’è realmente l’impurezza?

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https://criticaimpura.wordpress.com/indice-aprile-2010/ L’artista sta sempre, esemplarmente, sul discrimine invisibile che separa senso e non – senso, così come, non esemplarmente, ci stanno tutti”.  E. Garroni, Estetica. Uno sguardo – attraverso. Milano, 1992, p. 228. *** Critica Impura è un blog di (co)scienze umane geneticamente non modificato, un’indagine critica dell’universo culturale nella sua complessità, un’analisi, scevra da condizionamenti, delle molteplici manifestazioni espressive dell’uomo come soggetto creante e pensante, inquadrato nel suo divenire storico e nelle sue strutture epistemiche, ermeneutiche ed estetiche di base. Arte, letteratura, poesia, filosofia, cinema, storia e società: una critica globale. Un percorso politematico che fa della categoria dell’impurezza il trait d’union di un itinerario critico costantemente in fieri. Ma che cos’è realmente l’impurezza?  E’ l’attitudine a percepire il contrario del contrario per ritrovare l’identità scissa e f...