Ancora. per un manifesto delle buone pratiche di resistenza
«Cos’è la civiltà.
Durante una delle loro scorribande verso meridione, con le quali speravano di far provvista di carne di qualche abitante delle coste del Sud, alcuni abitanti delle coste del Nord si trovarono davanti a una scena terrificante: nascosti dietro un cactus gigante, infatti, videro l’uomo del Sud, di cui avevano appena magnificato la bontà della carne, che si mangiava con gusto uno del loro stesso villaggio, crudo. Proprio così, crudo. "Che cosa incivile!", bisbigliarono tra loro: "Ai nostri tempi!" Alla fine uno non poté trattenersi dal vomitare, non prima di aver esclamato assieme agli altri: "E pensare che stavamo quasi per divorarlo!"».
Günther Anders, Lo sguardo dalla torre, Cos'è civiltà (1965).
Arthur Schopenhauer.
- Nostalgia del tempo, non del luogo -
“ Talvolta noi crediamo di sentire la nostalgia di un ‹luogo› lontano, mentre in verità abbiamo nostalgia del ‹tempo› che laggiù abbiamo trascorso, quando eravamo più giovani e più freschi. In tal caso il tempo ci inganna, prendendo la maschera dello spazio. Se noi viaggiamo verso quel luogo potremo convincerci dell’inganno.”
ARTHUR SCHOPENHAUER (1788 – 1860), “Parerga e paralipomena. Scritti filosofici minori” (1851), a cura di Giorgio Colli, Adelphi, Milano, 2 tomi (tomo I 1981, tomo II 1983), tomo I, prefazione (1963) di Giorgio Colli, ‘Aforismi sulla saggezza della vita, Capitolo Sesto ‘Sulla differenza tra le età della vita’, p. 656.
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