Antico documento. semi serio sui vizi e le Virtù. Titolo III. Distinzione fra stupidità ed imbecillità



Come primo atto, il Consiglio ha arbitrariamente deciso di tracciare una distinzione chiarificatrice fra imbecillità e stupidità (o stoltezza che dir si voglia).


La stupidità, secondo una tale interpretazione, è una mancanza a priori, spesso non deliberata, nelle capacità di distinguere le insensatezze nelle percezioni degli eventi.



Perciò essa, pur irradiando Ridicolo, non appare determinante nella generazione di sconquassi universali.

In genere, nella maggior parte dei casi, la stupidità elide sé stessa.


L’Imbecillità, invece, è legata a deliberate scelte di interpretazioni degli eventi stessi, e perciò genera onde non del tutto casuali, che possono portare a sconquassi a danno di tutti, imbecilli inclusi.

L’imbecillità si abbarbica negli uomini fin nel profondo ed è assai difficile da sradicare.

Pur essendo molto discutibile, il confine di separazione, che è stato tracciato, consente di assegnare valori di responsabilità sia alla Stupidità che all’Imbecillità.

 

La Stupidità, essendo il più delle volte un fatto naturale, appare essere casualmente nociva ma non deliberatamente pericolosa. Le Tariffe della. Stoltezza di Mateo Alemán sono ancora del tutto valide in materia di stupidità e, perciò, non si ritiene che debbano essere sostanzialmente variate.

L’Imbecillità, invece, appare dipendere in larga misura dall’educazione interiore e dalle esperienze accumulate.

Perciò, si può affermare che l’Imbecillità implica sempre una scelta deliberata da parte di un uomo.

Che, poi, in definitiva, la scelta effettuata sia superficiale o profonda, irresponsabile o a ragion veduta, consapevole o semi consapevole, il concetto generale di scelta deliberata non resta inficiato.

Il Consiglio di Confraternita deve constatare che dal tempo delle Tariffe delle Stoltezze il livello di educazione degli Uomini si è effettivamente accresciuto.

Purtroppo deve anche constatare che è cresciuto in corrispondenza il livello di Imbecillità e dato che un simile fatto non sembrerebbe logico, sia secondo Ragione che secondo Ontologia, il Consiglio ritiene indispensabile. prendere immediatamente in esame tutti i possibili rimedi ad una tale incresciosa situazione.

Il Consiglio deve constatare che fino ad ora si è erroneamente creduto che una adeguata educazione di tipo diretto e positivo, volta a risolvere le insufficienze innate di base della Stoltezza, fosse il toccasana per risolvere gradualmente le carenze in materia di Imbecillità.

In particolare, la persuasione diretta, di natura soprattutto etica, volta ad innalzare il livello morale degli Uomini, attraverso esempi, edificanti da un lato e punitivi dall’altro, si è dimostrata penosamente inefficace ed improponibile.

Occorrendo cambiare strada in modo radicale, il Consiglio di Confraternita ha perciò deliberato di cambiare metodologia, passando ad una forma indiretta, che non preveda più una persuasione diretta e graduale, volta a un ragionevole miglioramento.

Il nuovo metodo parte dalla premessa che chi è imbecille resta imbecille, salvo che non dimostri segni certi di pentimento, soprattutto nella propria interiorità, ma riuscire a penetrare nelle ferree difese dell’interiorità di un imbecille è un arduo compito, che richiede mezzi ben più poderosi che una semplice ragionevolezza, come fin qui fatto.

Per scuotere a fondo le sicurezze di un imbecille non c’è niente di meglio (per farlo guarire) di mostrare a lui, con la chiarezza ed evidenza del Ridicolo, in modo cioè incontrovertibile, quanto sia imbecille, perché di solito un imbecille è molto vulnerabile, perché è vanitoso, oltre che permaloso.

Ma il Consiglio sa bene che tutto questo non risolve il problema, salvo che nei casi di piccole e veniali Imbecillità.

veri Imbecilli, quelli pericolosi, sono tetragoni all’evidenza e sfuggono di solito ad un attacco effettuato attraverso solo la loro coscienza.

Essi debbono essere smascherati attraverso il pubblico Ridicolo-

L’arma potentissima del Ridicolo forse è l’unica che può risolvere l’impari lotta contro l’Imbecillità, dato che sfugge ad ogni forma di dialettica, che rappresenta invece l’arma prediletta di difesa degli Imbecilli, nella quale. sono maestri indiscussi


https://www.academia.edu/34268239/Vizi_e_Virtu_pdf?email_work_card=thumbnail

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