(Grazie ad Alessandra Simonetti) --Silvano Petrosino, Le fiabe non raccontano favole
"Come negare che non solo non ha senso misurare/calcolare un'esperienza, ma soprattutto che non è possibile in alcun modo farlo? Come misurare/calcolare l'intensità di un dolore o di un amore, la fedeltà di un'amicizia, l'abisso senza fondo dell'angoscia, il peso insopportabile di un lutto, la forza di una fede, la magnifica sorpresa dello stupore? D'altra parte - sarà il problema al centro di queste pagine - riconoscere che l'esperienza è incompatibile con una certezza di tipo matematico non significa affatto abbandonarla all'irrazionale, come se essa fosse semplicemente il campo dell'effimero e dell'illusorio, quanto piuttosto significa accettare che il suo particolare modo d'essere eccede il tipo di misura, dunque la ratio, di cui il calcolo scientifico è l'espressione più articolata e matura. In effetti, all'interno di un simile calcolo la parola dell'esperienza non può che risultare un linguaggio ultimamente indecifrabile."
Un saggio filosofico che affronta il tema dell'esperienza attraverso la "parola essenziale" della fiaba; un'articolata riflessione sul "viaggio della donna" attraverso un'originale interpretazione di Cappuccetto Rosso e Biancaneve.
"Ogni esperienza, pur non potendo definirsi certa come una scienza, non per questo deve essere ritenuta irrazionale, effimera o illusoria. Essa continua a essere vera, in quanto feconda, capace di mettere in moto energie, vita, aprire orizzonti; infatti «la condizione della verità non è la certezza ma la fecondità»(Silvano Petrosino, Le fiabe non raccontano favole)
Silvano Petrosino: le fiabe dicono alcune verità essenziali dell’esperienza umana
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Ma il significato di una fiaba sta nella fiaba stessa o nell’interpretazione che se ne fa?
SP: Ognuno capisce ciò che vuole, nel senso ciò che il cuore permette. Bisogna aver studiato, letto per capire certe cose. La Bibbia, come le fiabe, racconta delle storie; cosa ognuno ci legge dipende dall’atto di lettura in sé. Io la chiamo “la legge dell’incontro”: qualcosa ti viene incontro solo nella misura in cui tu gli vai incontro. Questo riguarda anche il cielo: in Paradiso c’è un ufficio dedicato agli spettacoli, che ne organizza continuamente. Il suo problema, però, è che la gente spesso non se ne accorge. Stamattina alle sei, per esempio, ce n’era uno: una nebbiolina bellissima sul cielo di Milano. È uno spettacolo, ma chi se ne accorge? Speriamo che se ne accorgano. Speriamo di accorgerci.
LA LUCE. CHE ARRIVA DAL BENE RICEVUTO. di Silvano Petrrosino. sta in
Gruppo Pubblico su FB TUTTI PAZZI PER SILVANO PETROSINO!!!
«ABBIAMO BISOGNO DELLE FIABE PER CAPIRE (UN PO') QUEL CHE CI ACCADE Intervista a Silvano Petrosino. sta in
Letteratura. Silvano Petrosino: «Raccontare è fare esperienza della libertà»
Questo riguarda anche il racconto biblico?
«Riguarda principalmente il racconto biblico, direi. Dio sceglie di rivelarsi in una storia, e cioè attraverso la narrazione, perché in questo modo sa di toccare direttamente l’uomo nella sua esperienza più autentica. Ma la parabola, che nel Vangelo diventa lo strumento principale di questa comunicazione, non è un racconto schematico. Ognuno la intende secondo quanto può e vuole, in una dimensione che si mescola alla nostra quotidianità. Che è letteratura, insomma, molto più e molto prima di configurarsi come cultura».
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