Chi ha paura della carne è sporco dentro.(Anna Casale di Rivafiorita autrice di L'amore disubbidiente)
Acquisterò il romanzo..Tra filosofia della concretezza quotidiana, il fascino delle ipotesi matematiche e quantistiche , una disubbidienza di erotismo intenso si può resistere al mainstream di qualsivoglia marciapiede. Acquisterò il romanzo e lo leggerò come dire a prescindere ..ennesimo manuale di sopravvivenza..
Descrizione
Immaginate un paesino di campagna. Una ragazza di sedici anni e la volontà dei genitori di farla studiare in convento, con le suore, sperando, in cuor loro, che la vocazione potesse far breccia nel suo cuore. Ora immaginate un Cardinale che, oltre il limite imposto dalla veste, è un uomo affascinante, tremendamente affascinante. In questo contatto, al di là dell'età e di vincoli di qualsiasi genere, si posa una scintilla, in un giorno qualunque. Ed è subito amore. Un amore potente, imbalsamato da gesti e da rituali degni di una cerimonia, quella che si consuma tra lui e lei, nelle stanze altisonanti del prelato, silenziosamente abitate da volti pittorici, raffigurazioni di santi e simboli ecclesiastici. Il sacro e il profano si incontrano, in un irresistibile gioco di sguardi e seduzione, mai volgari, mai ostentati, mai rivolti all'esagerazione di un erotismo che è solo accennato, ben riposto, ma straripante nella sua capacità evocativa che non lascia indifferente il lettore, accompagnato in una storia appassionata. L'amore vince su tutto, rompe gli argini dell'impossibile apparente e sfonda la porta del cuore, non ha titoli, né nomi né cognomi: divinità tra il divino, irrompe, punto e basta e l'unico modo per resistergli è abbandonarvisi totalmente.
***
La libertà umana è fragile e può ottenebrare la mente, offuscare il cuore e insanguinare le mani. Ma io non ero Satana, avevo l’incanto della giovinezza e faceva caldo. Rispondevo solo al richiamo delle mie emozioni, non pensavo all’anima vuota e senza Dio.
Le cose accadono se noi le facciamo accadere oppure se il tempo è quello giusto. Noi siamo artefici, ma ci sono cose che neppure immaginiamo, ed è bello così. La mia visione romantica degli accadimenti mi faceva sempre fantasticare situazioni e luoghi meravigliosi.
Le labbra incollate alle mie, contro ogni legge divina e umana. «Ora sei mia», disse. «Nessuno riuscirà più a portarti via da me». E mi divorò l’anima con un bacio.
Dovevo essere discreta, silenziosa, educata, devo- ta e sofferente. L’allegrezza non faceva parte della chiesa, della mia educazione, e del tempo in cui i fatti successero.
Trascorsero attimi che mi parvero lunghissimi.
Il Cardinale pregava ancora. Io stavo zitta, osservavo e non capivo granché. Come poteva contemporaneamente esserci gioia e sofferenza? Non ebbi mai paura di questo, mi sembrava così naturale e così giusto che io mi trovassi lì.
Chi ha paura della carne è sporco dentro.
Anche nel suo scrivere e pregare c'è malinconia, e lotta, speranza ed un filo di tramonto.
Lui non voleva comunicarlo, ma i pensieri si infilavano e così gli umori e le paure.
È grande la forza dell'esistere e sono soprattutto i colori della vita a prevalere. Sempre.
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