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Visualizzazione dei post da giugno, 2022

La filosofia del quotidiano dice "Ciao" a qualsivoglia sistema bello,lindo, pulito e perfettino perfettino

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Stefano Zampieri.   La filosofia nella vita quotidiana. Una proposta Bologna, Diogene, 2018  pp. 97, € 9.80 https://www.platon.it/pratica/2018/08/07/la-filosofia-nella-vita-quotidiana/ "La filosofia può tornare a essere lo strumento naturale per chi ama interrogarsi intorno alla propria esistenza e al proprio mondo. Perché il suo lavoro è quello di mettere in discussione abitudini, pratiche, certezze e incertezze, luoghi comuni, culture, tecniche, ragioni. I suoi strumenti sono l’interrogazione, la riflessione, l’analisi, l’elaborazione di concetti, ma prima ancora la capacità di osservare la realtà che ci circonda, cioè innanzi tutto quella vita quotidiana nella quale siamo immersi ogni giorno. Per cominciare questo percorso ci soffermeremo sul tema dello spazio, ma non facendo astratta teoria, piuttosto analizzando quegli spazi che ognuno di noi vive e conosce: la casa, la strada, il giardino, la città. Quattro incontri per quattro figure, per fare insieme un viaggio di...

Il femore rotto e l'antropologa Margaret Mead *

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“Uno studente chiese all’antropologa Margaret Mead* quale riteneva fosse il primo segno di civiltà in una cultura. Lo studente si aspettava che Mead parlasse di ami, pentole di terracotta o macine di pietra. Ma non fu così. Mead disse che il primo segno di civiltà in una cultura antica era un femore rotto e poi guarito. Spiegò che nel regno animale, se ti rompi una gamba, muori. Non puoi scappare dal pericolo, andare al fiume a bere qualcosa o cercare cibo. Sei carne per bestie predatrici che si aggirano intorno a te. Nessun animale sopravvive a una gamba rotta abbastanza a lungo perché l’osso guarisca. Un femore rotto che è guarito è la prova che qualcuno si è preso il tempo di stare con colui che è caduto, ne ha bendato la ferita, lo ha portato in un luogo sicuro e lo ha aiutato a riprendersi. Mead disse che aiutare qualcun altro nelle difficoltà è il punto preciso in cui la civiltà inizia . Noi siamo al nostro meglio quando serviamo gli altri. Essere civili è questo”. il punto esatt...

Code d'honneur pour les femmes celtiques--Auteur inconnu

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Code d'honneur pour les femmes celtiques--Auteur inconnu "Aime ton homme et suis-le, mais seulement si les deux représentent l'un pour l'autre ce que la Déesse Mère a enseigné : l'amour, la compagnie et l' amour Ne laissez jamais aucun homme vous asservir. Tu es né libre d'aimer, pas d'être esclave. Ne laissez jamais votre cœur souffrir au nom de l'amour. Aimer est un acte de bonheur, pourquoi souffrir ? Ne laissez jamais vos yeux verser des larmes pour quelqu'un qui ne vous fera jamais sourire. Ne laissez jamais l'utilisation de votre propre corps être circoncis. Le corps est la demeure de l'esprit, pourquoi le garder emprisonné ? Ne laissez jamais votre nom être appelé en vain par un homme dont vous ne connaissez même pas le nom. Ne laissez jamais votre temps être perdu avec quelqu'un qui n'aura jamais de temps pour vous. Ne vous laissez jamais entendre des cris dans vos oreilles. L'amour est seulement celui qui peut parler...

Perché vale la pena di vivere?” per… la lentezza ciclica delle tartarughe ed altro "un po' cosi"

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https://traccesent.com/info/ Be’, ci sono cose per cui vale la pena di vivere … Per esempio, diremmo: il ballo di Al Pacino in Scent of a Woman … https://www.youtube.com/watch?v=MvhwpUiQXdY  la voce di Ray Charles le note Blues e Swing di John Lewis … … Duke Elligton che ascoltava un padre, ma anche il “meglio che in Riviera“ dell’altro padre … … Paolo Conte quando dice “quanta passion …“, … https://www.youtube.com/watch?v=vGXys-PUcWk …  i racconti biografici di Stephen King … … i quadri di Peppo Spagnoli che mostrano che si può fare molto anche da luoghi piccoli … il (rigoroso, ma rigido) Logos-Pensiero di Silvia Montefoschi, attenuato dal politeismo simbolico di James Hillman …. e dalla libertà di cambiare di Claudio Risè  … il minimalismo dei The Necks, per ricordarci che siamo minimi … un pezzo di musica, suonato così e solo quella volta in quel modo, come  Prism del trio Keith Jarrett https://www.youtube.com/watch?v=sx5gjOdh3Po … la lentezza ciclica delle tartar...

De consolatione geometriae

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DE DIVINA PROPORTIONE - Dodecaicosaedro elevato vuoto DVODECEDRON ABSCISUS  ELEVATVS  VACVVS 12 piramidi pentagonali + 20 piramidi triangolari spigolo 300 mm vertici opposti 1860 mm Pubblicato da Nedeljko Adzic  http://www.leonardomodelli.com/2011/09/de-divina-proportione-dodecaicosaedro.html

Secondo Congresso Internazionale di Matematica tenutosi a Parigi nell'agosto del 1900.

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 In fondo per resistenza e buone pratiche di vita concreta e quotidiana ci resta anche la Matematica ...riportare le parole con cui ha inizio uno dei più antichi documenti della matematica, il cosiddetto Papiro Rhind (1600 a. C. circa): «[La matematica] regole per studiare la natura e per comprendere tutto ciò che esiste, ogni mistero, ogni segreto!» Il  Papiro di Rhind , conosciuto anche come Papiro di  Ahmes , è il più esteso  papiro  egizio di argomento  matematico  giunto fino a noi. Deve il nome Ahmes allo  scriba  che lo trascrisse verso il 1650 a.C. durante il regno di  Aphophis  (quinto sovrano della  XV dinastia ), traendolo da un papiro precedente composto fra il 2000 e il 1800 a.C. Il nome Rhind, invece, fa riferimento ad  Alexander Henry Rhind , un antiquario scozzese, che acquistò il papiro nel 1858 a  Tebe , in  Egitto ; pare sia stato trovato durante scavi illegali all'interno o nei pressi del...

La magia del solstizio d'estate di Vincenzo Guzzo

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Il solstizio d'Estate e la fuga delle nubi... Haven La magia del Solstizio d’Estate   di Vincenzo Guzzo sta. in https://www.facebook.com/vincenzo.guzzo2/posts/pfbid02uiCCwYmmpsiCLXB8aDMcKWQzFJNL715vrGTDc6CFjnrVRAxvpuSdcftdyPU8Jbojl copio ed incollo dal testo di Vincenzo alcune meditazioni " Il solstizio d’estate (21 giugno) era definito, presso gli antichi greci, “Porta degli uomini” mentre quello invernale (21 dicembre): “Porta degli Dei”. I solstizi erano dunque assimilati a porte, punti di passaggio, di attraversamento che impegnavano il tempo nel suo divenire ciclico nel suo eterno nostos (ritorno). Presso gli antichi romani il guardiano delle porte era il dio bifronte Giano (ianua, il latino, vuol dire, appunto, porta). Giano teneva nella mano destra una sorta di scettro e nella sinistra una chiave. La significativa simbologia solstiziale di Giano non sfuggì alla chiesa cristiana che liturgicamente pose e festeggiò San Giovanni Battista  in prossimità del solstizio d...

E ci sono le nonne. che ci ricordano la resistenza al noto brodo metafisico di ogni tipo di mainstream

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Forse le VENTENNI di oggi non hanno mai pensato, che noi della mia generazione ormai nonne: Indossavamo minigonne cortissime, pantaloni aderenti, stivali alti, e non portavamo il reggiseno.. Ascoltavamo Led Zeppelin, Who, Beatles, Rolling Stones, Jimi Hendrix e Janis Joplin “Cavalcavamo” su Mini Cooper e su moto  fighissime fumato tabacco, bevuto gintonics e whisky.. Andavamo a festival musicali in mezzo al fango, magari ballando tra la folla Vivevamo giornate lunghissime, perché non avevamo internet, smartphone, social, e della tv ce ne fregava assai poco.. "Sappiatelo: non sarete mai fighe come lo era vostra nonna. Qualcuno ve lo doveva pur dire”. Una Nonna  https://www.facebook.com/piccolestorie/photos/a.436703696704046/1650614875312916

entrare in clandestinità..Tematizzare l'Assenza

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narrare come scelta di resistenza al brodo metafisico La Vecchia della Sorgente

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La Vecchia della Sorgente  Questa  Soria\Leggenda, che parla dei doni del grano e del buffalo che ricevettero i Cheyenne, è collegata alla successiva leggenda di Ragazzo Freccia. Nello stile dei Cheyenne un narratore direbbe: “Unite un’altra storia alla fine di questa e proseguite da la’”. Il Nord, del quale si parla all’inizio di entrambe le leggende, e’ un nostalgico riferimento ai territori di caccia dei Cheyenne dell’America centrosettentrionale, dalla quale essi furono scacciati da invasori. Quando i Cheyenne abitavano ancora al Nord, erano usi accamparsi in un ampio circolo ai piedi di una collina dalla quale zampillava un’abbondante sorgente. La sorgente forniva l’acqua all’accampamento, ma il cibo era piu’ difficile da trovare. Il buffalo era scomparso e molta gente era affamata. In un limpido giorno alcuni uomini stavano giocando nel centro dell’accampamento all’anello e al giavellotto. Essi usavano un cerchio rosso e nero e quattro lunghi bastoni, due rossi e due ner...

per resistere all'incomprensibile e pericoloso pensiero metafisico

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"Fare alla Carlona"--è sempre possibile una diversa ricostruzione- un primo tentativo per riconciliarsi con i Franchi

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Rimanda a un episodio della vita di Carlo Magno (742-814), imperatore del Sacro romano impero, soprannominato nei poemi cavallereschi “re carlone” per le sue semplici abitudini. Il sovrano viveva infatti in modo spartano secondo gli usi dei Franchi: un giorno si presentò ai più alti dignitari del regno, agghindati di tutto punto in previsione di una battuta di caccia, indossando un semplice abito di stoffa grezza. Le insistenze dei consiglieri non servirono a farlo cambiare d’abito e da qui deriverebbe l’espressione “vestire alla carlona” (vestire alla buona); da cui poi il detto “fare le cose alla carlona”. https://it.quora.com/Perch%C3%A9-si-dice-fatto-alla-carlona

Ci resta anche la Geometria Non Euclidea -Può un triangolo avere tre angoli retti?

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https://it.quora.com/Pu%C3%B2-un-triangolo-avere-tre-angoli-retti In realtà si può arrivare facilmente a nove angoli retti, ove non valga ovunque la geometria euclidea. Questo è facile a vedersi su un cubo. Un cubo è una superficie in cui dappertutto vale la geometria euclidea, fatta esclusione per gli otto vertici, che sono singolarità nella curvatura (la curvatura della superficie è quello che fa la differenza, come ad esempio su una superficie sferica) . Intorno a un vertice si può disegnare facilmente un triangolo con tre angoli retti (triangolo ABC arancione nella figura 1). Ma che cos'è un triangolo? è una figura chiusa il cui perimetro è costituito da tre geodetiche che congiungono tre punti. E allora, come potremo chiamare la figura esterna, in verde (Fig.2), che usa le stesse tre geodetiche per congiungere gli stessi tre punti? Spiace dirlo, ma è un altro triangolo ABC, con tre angoli retti per vertice. Totale, 9. Ad abundantiam. (Ammetto che alcuni matematici considerano ...

Edmond Jabès, Il libro del dialogo

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'Il Libro del dialogo', nell'opera di Jabès, è il libro che più di altri mette in scena la centralità del tu. Il tu, nella grazia della sua singolarità e irripetibilità, e nel limite della sua finitudine, è osservato come sorgente, per l'io, di un riconoscimento di sé, come principio da cui sgorga la conoscenza di sé. "L'Io è miracolo del Tu", dice un passaggio del libro che potrebbe essere assunto come esergo per una riflessione intorno al rapporto con l'altro, intorno alla presenza dell'altro nel tempo e nello spazio della propria interiorità. Il dialogo non è nella comunicazione, nell'agire comunicativo, non è nella parola che si sovrappone alla parola, che ad essa replica e da essa rimbalza, non è nella rappresentazione di sé affidata alla lingua. Il dialogo è silenzio che cerca di muoversi verso la lingua, ascolto che si svolge in interrogazione, immagine dell'altro che cerca la via della prossimità." (Antonio Prete) ***  Il primo...

Antico documento. semi serio sui vizi e le Virtù. Titolo III. Distinzione fra stupidità ed imbecillità

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Come primo atto, il Consiglio ha arbitrariamente deciso di tracciare una distinzione chiarificatrice fra imbecillità e stupidità (o stoltezza che dir si voglia). La stupidità, secondo una tale interpretazione, è una mancanza a priori, spesso non deliberata, nelle capacità di distinguere le insensatezze nelle percezioni degli eventi . Perciò essa, pur irradiando Ridicolo, non appare determinante nella generazione di sconquassi universali. In genere, nella maggior parte dei casi, la stupidità elide sé stessa. L’Imbecillità, invece, è legata a deliberate scelte di interpretazioni degli eventi stessi, e perciò genera onde non del tutto casuali, che possono portare a sconquassi a danno di tutti, imbecilli inclusi. L’imbecillità si abbarbica negli uomini fin nel profondo ed è assai difficile da sradicare. Pur essendo molto discutibile, il confine di separazione, che è stato tracciato, consente di assegnare valori di responsabilità sia alla Stupidità che all’Imbecillità.   La Stupidità, e...

Ich bin eine Rose"- poesia di Conrad Beissel (1691-1768)

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Lapide di Beissel nel cimitero del monastero di Ephrata.  Iscrizione:  Qui riposa un prodotto dell'amore di Dio - Sereno: un uomo solo, ma in seguito divenne un leader, sorvegliante e insegnante della solitudine e della congregazione di Cristo a Efrata e dintorni.  Nato a Eberbach in der Pfaltz, detto Conrad Beissel: morto il 6° Giulio A[nn]o 1768, della sua vita spirituale 52 ma dell'anno naturale 77 4 mesi. I ch bin eine Rose, niemand sich anstosse. Wann darbey der dornen-Stich, dass er nicht geh hinder sich. Mein Geruch muss geben, denn Genuss zum Leben: Meine Schönheit muss der Schein, aller andrer Schönheit sein. In der Winter-Tagen muss ich es ertragen: Dass ich bleibe gantz versteckt, und mit Kält und Frost bedeckt. Dunkelheit und Regen muss mein Hertz bewegen: Dass ich wurte unter sich, obern ist der Dornen-Stich. Wann die Sonne Scheinet, so wird ganz verneinet: Was mich hat gemacht so kalt, finster, grob, und ungestalt. Ihre Schönheit giebet, was mein Hertze lieb...